Riprende a novembre la caccia alla "particella di Dio".
Quello che è ritenuto come il più grande esperimento dei nostri giorni, in grado forse di far fare il successivo salto evolutivo all'umanità, ripartirà a metà novembre.
Il Large Hadron Collider (LHC), acceleratore di particelle più grande del mondo, gestito dal CERN di Ginevra in collaborazione con centinaia di scienziati provenienti da ogni parte del mondo per seguire l'esperimento, ha interrotto la sua corsa programmata per il 19 settembre dello scorso anno, a causa di guasti all'impianto di refrigerazione.
Lo scopo è quello di accelerare protoni e ioni fino a raggiungere una velocità tale da permettere la collisione di queste particelle e rilevare eventuali particelle esotiche e ancora sconosciute che ne deriverebbero.
Tra queste la più ricercata è il "bosone di Higgs", teorizzata dal fisico britannico Peter Higgs, come responsabile della massa della materia.
In sostanza si vuole ricreare in piccolo un big-bang o per lo meno alcune delle condizioni/collisioni che si presume siano avvenute all'origine dell'universo.
La rivista Physics World, ha intervistato il direttore del CERN, Rolf-Dieter Heuer che già guarda avanti al prossimo esperimento nella fisica delle particelle, augurandosi che il CERN possa continuare a fungere da raccordo e coordinamento.
"Sarei un cattivo direttore se non spingessi affinché il CERN abbia almeno una possibilità nel prossimo progetto globale" - ha dichiarato Heuer a Physics World - "Il CERN è un posto fantastico. Ha già dimostrato di poter ospitare un progetto di questa portata e quindi penso che il CERN dovrebbe ospitare il prossimo".
Mentre quindi ai vertici del CERN guardano già al prossimo esperimento, finalizzato alla collisione di elettroni e positroni, noi incrociamo le dita affinché tutto vada bene con quello che ancora deve (ri)partire.
Nell'intervista il direttore del laboratorio ha confermato che il danno dello scorso 19 settembre ha compromesso 53 magneti, che sono stati riparati o sostituiti.
Entro metà novembre quindi i fasci saranno "sparati" nell'acceleratore di 27 km. e le prime collisioni dovrebbero avvenire già qualche settimana dopo.
"Sono fiducioso che avremo le prime collisioni già durante questo anno" - ha ribadito Heuer.
Gli ingegneri manterranno la macchina ad una energia di 450 GeV, prima di passare ai 3.5 TeV di regime.
"Rimarremo a questa potenza per diversi mesi in base a cosa verra fuori dai primi esperimenti".
Prima della chiusura dell'esperimento, nel 2011, se tutto è andato bene l'acceleratore verrà spinto a 14 Tev, a meno che non si trovi qualcosa di interessante gia a 10 TeV, in quel caso i tecnici manterranno l'acceleratore a quella potenza.
SPERIAMO SIA LA VOLTA BUONA.